Appuntamenti in spazi e orari possibili e “impossibili” per un festival che ancora una volta vuole essere una festa per un pubblico non omologato che troverà tra il 26 giugno e il 6 luglio tantissime occasioni di vivere una vera e propria “città del teatro ”.
Con la prossima edizione di Asti Teatro si conclude il percorso, avviato nell’edizione 2010 e indirizzato alla ricerca di nuove forme e contenuti per un festival che ha potuto rilanciare in questi ultimi anni la sua importanza nel panorama teatrale italiano, ottenendo, tra l’altro, l’inserimento tra i Festival nazionali da parte del Ministero delle Attività Culturali.
Asti Teatro 36 conferma sia la sua ritrovata vocazione dedicata al nuovo, alla creatività giovanile, alla contaminazione tra i linguaggi, sia la sua particolare identità intergenerazionale per uno scambio virtuoso di energie ed esperienze.
In cartellone alcuni appuntamenti straordinari, come la prima nazionale assoluta dello spettacolo di musica e parole dedicato ad Enzo Jannacci con i 40 elementi dell’orchestra Toscanini ad accompagnare il grande Moni Ovadia, che, da artista civile a tutto tondo sarà presente in chiusura di AstiTeatro anche in un suo sentito omaggio a Don Gallo.
Ancora una prima assoluta è quella che verde protagonista Monica Guerritore con “Mentre rubavo la vita, musica e parole per Alda Merini”, spettacolo folle e commovente. Con lei sarà in scena Giovanni Nuti. In chiusura (6 luglio) il festival presenta il rock-musical più premiato degli ultimi anni: "Spring Awakening" dal Risveglio di primavera di F. Wedekind. Energia e passione per raccontare i turbamenti adolescenziali e la violenza dello scontro generazionale.
Quest’anno i “focus” di Asti Teatro sono dedicati a Danny Rose, un gruppo numeroso di attori impegnati in teatro e al cinema che, su iniziativa di artisti come Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli e Fabrizia Sacchi, sta portando avanti un interessantissimo progetto di autogestione, raro, se non unico, nel nostro paese, ai Sacchi di Sabbia, probabilmente la compagnia più imprevedibile del panorama teatrale italiano, che, dopo essere stati “scoperti” al Festival di Sant’Arcangelo da Leo De Berardinis, continuano a stupire con la qualità e l’assoluta originalità dei loro spettacoli, che con una straordinaria ironia e vitalità miscelano sacro e profano; la terza residenza creativa sarà a cura di una delle scuole teatrali più affermate, quella del Teatro Stabile di Genova.
Non mancheranno le nuovissime proposte di Scintille 014, il concorso-vetrina dedicato alle ultime generazioni teatrali arrivato alla sua quinta edizione e che nel corso degli anni si è rivelato un appuntamento fondamentale di verifica e incontro sullo “stato delle cose” della nuova creatività, suscitando un grande interesse tra gli operatori e una straordinaria affluenza di pubblico. Anche in questa edizione sarà scelto da una giuria popolare e da una giuria tecnica il progetto da accompagnare nella sua definitiva produzione e distribuzione.
AstiTeatro presenta, inoltre, il meglio dai “fringe” nazionali con gli spettacoli più apprezzati della passata stagione teatrale come “Io mai niente con nessuno avevo fatto” di Vucciria Teatro e la grande sorpresa del Festival di Edimburgo, ovvero Silvia Gallerano, che con La Merda ha trionfato nella celebre kermesse scozzese.
Per ribadire la sua vocazione per il teatro popolare, il Festival ospita per la prima volta nella sua lunga storia uno Chapiteau circense: è quello della giovanissima e affermata a livello internazionale compagnia italo/argentina El Grito. Gli spettacoli proposti dal gruppo saranno all’interno del tendone montato in piazza San Secondo.
In un programma così articolato sono presenti ancora importanti e suggestivi appuntamenti come il duo Isabella Ragonese e Cristina Donà a raccontare fatti e misfatti del Belpaese attraverso un viaggio tra musica e parola dal suggestivo titolo di Italia Numbers; e la “cena teatrale” di Beppe Rosso ispirata al capolavoro di Visniec, “Attenzione alle vecchie signore corrose dalla solitudine", nel quale il pubblico troverà posto in vere e proprie tavole imbandite.
E ancora: ritorna ad Asti l’attrice dagli “spazi impossibili” Alessia Innocenti con un omaggio a Greta Garbo ambientato in un negozio di abbigliamento, con lei nel festival altre attrici dalle scelte non convenzionali, come Carola Stagnaro in un particolarissimo percorso attraverso le “dame nere” del teatro, Valentina Sperlì in un testo originale sul rapporto con la malattia scritto da Carlo D’Amicis, Arianna Scommegna in un testo di Gabriele Vacis.